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Di sogni e di luce...

Di sogni e di luce è intrisa la fotografia di Andrea Bertani che ci conduce in un viaggio visivo unico, non specificatamente nella Camargue, sebbene questa sia compiutamente la sua meta, ma in una dimensione senza tempo né spazio o, meglio, in una dimensione del percepire e dell'umano.

La narrazione prende avvio da luoghi e terre i cui confini si perdono a vista d'occhio, luoghi che hanno accolto voci, passi, pensieri, incontrando "l'altro" che trasforma, riscoprendo ricordi personali ed emozioni raccolte durante il cammino di conoscenza che il viaggiatore fotografo compie instancabilmente da anni. Il percepire interminate distese, diventa un evento unico e irripetibile, regala libertà, quella stessa che accompagna il vento, l'idea del viaggio, legata alla presenza dei caravan, e lo stupore di fronte alla bellezza della luce saputa interpretare con la passione di chi ha un vissuto senza pregiudizi, né privilegi.

La presenza dell'uomo è qui suggerita attraverso oggetti fuori dal tempo, costruttori di identità, testimonianze, simboli ed echi di quella libertà che è bisogno esistente. Scenari semplici ma grandiosi nello stesso tempo, una canna da pesca, tracce d'uomo, dei caravan scrollati dall'era del consumismo ed immersi nella rete delle affinità elettive, segni da ascoltare con il mirino e da decifrare con la luce.

E' una preziosa occasione per riconciliarci con il sentimento di leggerezza, oggi perlopiù disconosciuto, non un viaggio sul delta del Rodano, ma una ricerca nella quale l'uomo si incontra non vedendolo, avvertendone la presenza con i sensi, l'immaginario e il sogno. Qui l'esistenza dell'altro diviene dialettica che riconduce all'io nella propria potenzialità di scelta di vita.

E il colore, dai toni pastello, è una scelta stilista precisa, quasi a voler enfatizzare l'assenza del concetto di tempo, l'essenzialità che appaga il gusto estetico sollevando dei perché, una chiave interpretativa che rasenta l'astratto pur mettendo in scena, paradossalmente, l'uomo che non c'è.

A. Musumeci

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